Tecniche di De Bono | Pensiero laterale | Un’introduzione alla ‘Progettazione’

 

Siamo qui a presentare un’altra tecnica di Edward De Bono sul pensiero laterale[1]. Oggi capiremo cosa s’intende per “progettazione” ovvero come realizzare un progetto, porre l’accento sui differenti modi di fare e come osservare le cose prendendo le distanze dai concetti stereotipati. Affinché questa tecnica dia un buon esito, è necessario comprendere che stiamo parlando di progettazione intesa come una tecnica di pensiero laterale. Non siamo nel campo dell’architettura o dell’ingegneria edile!

«Un’idea sviluppata e messa in azione è più importante di un’idea che esiste solo come idea.» Edward De Bono

Per ‘progettare‘ come tecnica di pensiero laterale occorre ricercare una visualizzazione concreta, visiva alla quale aggiungere delle descrizioni per completarne il significato. Visualizzandolo, il progetto godrà dei seguenti vantaggi:

  • è visibile a tutti
  • riuscirà a rappresentare visivamente una struttura complessa in maniera più chiara e diretta rispetto a quando si usano parole.

 

 

Esercizio pratico sulle tecniche di De Bono sul Pensiero laterale | Qual è il progetto?

 

In questo articolo sono a chiedervi un coinvolgimento attivo. Auspico che prendiate una penna o una matita o dei colori e facciate qualcosa. Sarà la vostra creazione, il vostro progetto. Prendere parte a questa progettazione significa riempire di contenuti ed idee il vostro foglio bianco per rispondere a quanto vi sto per chiedere. In futuro, se lo avrete trovato interessante e utile, potrete affidare un progetto ai vostri collaboratori con le stesse modalità.

Qual è il progetto da realizzare?

Disegnate la vostra pagina internet preferita, la prima pagina del vostro sito ideale, la pagina che avete sempre sognato, quella che più vi ispira, utilizzando un semplice foglio di carta bianca in formato A/4. Il vostro progetto va inviato entro il 1 ottobre 2021 attraverso il modulo di contatto presente sul mio blog.

Anticipo la risposta a qualsiasi ulteriore domanda mi stiate per fare o farete sul progetto appena descritto: «Fate ciò che pensate sia meglio[2]». Create, date sfogo alla vostra fantasia, non ponetevi vincoli in aggiunta ai pochi che vi sono stati appena comunicati. Non ci sono limiti di età, potete coinvolgere nonni, figli. Insomma sentitevi liberi di rappresentare su di un semplice foglio il vostro progetto!

 

 

Esercizio pratico di De Bono | Pensiero laterale | Come commenteremo i risultati?

 

Il commento dei risultati, come al solito, avverrà nel prossimo articolo dove pubblicherò i progetti pervenuti (mi auguro saranno in tanti a scrivermi) in modo da trarne, tutti insieme, il maggior beneficio possibile. Vedremo l’enorme differenza nei risultati che si ottengono attraverso questo tipo di progettazione visiva rispetto a quelli che si otterrebbero facendo uso delle sole parole.

«Per quanto si diventi bravi, occorre sempre desiderare di essere migliori!» Edward De Bono

 

Teniamo a mente le seguenti regole di cui ci serviremo per commentare i progetti pervenuti:

  • Cominciamo col dire che non criticheremo alcun progetto e non punteremo il dito su eventuali ‘presunti errori di progettazione‘. Ci soffermeremo sulla funzione che questo avrebbe dovuto svolgere sorvolando sulla sua ‘presunta non realizzabilità‘. Non emetteremo giudizi del tipo: «Questo non potrà mai funzionare perché … »

 

  • Ci sforzeremo di valutare i progetti nella loro interezza, tralasciando eventuali particolari progettuali che non danno valore aggiunto all’intero. Evidenzieremo la varietà delle soluzioni per trarne giovamento tutti insieme

 

  • Ci soffermeremo anche su quelle idee che possono apparire sciocche in sé, perché alla ricerca della loro utilità. Cercheremo di indagare l’utilità e l’idea che hanno portato a proporre quel progetto e/o quella soluzione. Discuteremo alcuni punti del citato progetto non per criticarlo asetticamente ma per scoprire se c’è dell’altro al di là di ciò che appare

 

  • Cercheremo di capire il perché è stata suggerita una soluzione e se ci sono stati dei presupposti che hanno orientato il progettista verso una determinata direzione / soluzione.

 

 

Esercizio pratico di De Bono | Pensiero laterale | Quali suggerimenti?

In questo primo tentativo di progettazione abbiamo scelto di realizzare qualcosa di concreto (disegnare una pagina internet) perché più semplice da immaginare e creare. Acquisendo familiarità e dimestichezza con questa tecnica, potremo passare a progetti più astratti.

«Non si può mai attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva.» Cristoforo Colombo

Pronti a disegnare? Lasciate la vostra zona di comfort (comfort zone) e dedicate dieci minuti a questo ‘progetto disegnato‘. Buttatevi anche se non siete bravi a disegnare o se pensate di non avere inventiva ed immaginazione. Ne varrà la pena quando analizzeremo i risultati tutti insieme!

 

 

Esercizio pratico di De Bono | Pensiero laterale | Quale lo scopo?

 

Ciò che vogliamo dimostrare è che ci sono sempre diversi modi di fare le cose. La soluzione unica non è solitamente la migliore! Il vero valore aggiunto in un’attività di questo tipo non è tanto l’apporto che ciascuno offre al gruppo quanto l’idea finale che il gruppo riuscirà a produrre! Questa, infatti, non sarà la semplice somma di tutti i progetti, ma qualcosa in più!

«Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.» San Francesco d’Assisi

 

 

Esercizio pratico di De Bono | Pensiero laterale | E quindi?

 

L’idea di progettare qualcosa è una tecnica utile per sviluppare il pensiero laterale. Dalla fusione dei progetti presentati, dalla loro contaminazione nasceranno soluzioni sicuramente migliori. Per avere il massimo dei benefici, dobbiamo sforzarci di utilizzare il pensiero laterale.

«Il pensiero laterale è la disponibilità a cambiare intenzionalmente modello all’interno di un sistema basato su modelli.» Edward De Bono

 

 

Invito caldamente i curiosi e gli amanti del pensiero laterale a visitare il canale youtube del Maestro Edward De Bono.

 

 

 

 

 

Problema di pensiero laterale | la donna in ascensore

 

Prima di salutarci vi lascio con la soluzione al problema presentato a chiusura dell’articolo del 7 agosto 2021 (intitolato “La donna in ascensore!”).

Una signora abita al ventottesimo piano di un palazzo.

Tutte le volte che esce di casa, prende l’ascensore dinanzi il suo portone scendendo fino al pianterreno.

Rientrando a casa, prende l’ascensore al pianterreno fermandosi al diciottesimo piano. Sale il resto delle scale a piedi per raggiungere il suo appartamento.

La signora non è superstiziosa, non è atletica e non ama salire le scale a piedi.

Come mai si comporta così?

Preciso, infine, che il suo comportamento cambia quando ci sono altre persone con lei ovvero quando piove. In tali casi egli arriva con l’ascensore fino al ventottesimo piano.

La soluzione è in fondo alla pagina!

 

Ti piacciono questi problemi di pensiero laterale che mensilmente inserisco nel mio blog?
×

 

 

Problema di pensiero laterale | la donna in ascensore: quale la soluzione?

 

La donna soffre di nanismo per cui, prendendo l’ascensore, può raggiungere il pulsante del ‘diciottesimo piano’. Nel rientrare a casa, la sua altezza le preclude di pigiare un bottone posizionato più in alto. Il discorso ovviamente cambia quando ci sono altre persone con lei nell’ascensore o quando piove, visto che porta l’ombrello al seguito.

Ovviamente la donna potrebbe ingegnarsi e portarsi dietro delle bacchette retrattili che potrebbero tornarle molto utili. Lo scopo di questo piccolo problema è quello di stimolare l’emisfero destro del nostro cervello e fare ricorso a tecniche di pensiero laterale per cercare delle possibili soluzioni a problemi in apparenza poco logici.

 

 

[1] Edward De Bono, Creatività e pensiero laterale, BUR Rizzoli, Milano, 2014, pagg. 111 – 119

[2] Edward De Bono, Creatività e pensiero laterale, BUR Rizzoli, Milano, 2014, pag. 112