LA VIA DELL’HEIHO

 

Oggi ci lasceremo ispirare dal saggio intitolato “Il Libro dei cinque anelli”, scritto da Miyamoto Musashi – il più celebre maestro di spada giapponese (Giappone, 1584 – 1645). Indica al lettore la strada per avere successo e vincere le proprie battaglie.

«La strategia è la creazione del guerriero.» Miyamoto Musashi

Ha combattuto il primo duello a tredici anni, negli anni successivi si è imbattuto nei più esperti maestri di spada in diverse parti del Paese e di cui si racconta non abbia mai perso un incontro. Quando giunse ai vent’otto / ventinove anni aveva vinto la bellezza di sessanta duelli. Compiuti i trent’anni, ha ripercorso con la mente i suoi incontri raccontando e illustrando i motivi che gli avevano consentito di raggiungere questi risultati straordinari.

Nonostante sia considerato un trattato della strategia militare orientale, è un libro destinato non solo agli strateghi militari. Anzi, ha un alto valore letterario e ben si adatta a luoghi, tempi e discipline molto diverse tra loro.

La tradizione cinese e giapponese tende a non considerare separate strategia, politica e arte, a differenza di quanto avviene in Occidente. Infatti, leggendo questo libro, tale distinzione non emerge chiaramente.

La tendenza è quella di fondere e integrare le diverse discipline dello scibile umano. Il linguaggio è semplice ma certamente non banale. Questo testo è studiato nelle principali scuole dibusiness in numerosissime parti del mondo proprio a testimonianza della sua grande attualità.

Il saggio indica la via dell’heiho[1] praticata in Giappone e in Cina dai grandi maestri di combattimento e di arti militari. La via del guerriero gli prescrive di curare le proprie armi approfondendone la conoscenza e addestrandosi al loro utilizzo. Il testo è stato suddiviso in 5 parti, una per ogni divisione della via dell’heiho:

  • la Terra, l’Acqua, il Fuoco e il Vento (quattro elementi)
  • il Vuoto (simbologia dello spirito)

Ci soffermeremo sull’essenza del libro e di come questo sia in grado di accompagnare il lettore lungo il proprio cammino di auto-perfezionamento sviluppando in maniera armonica ed equilibrata l’intuito, la comprensione della strategia e la propria personalità.

 

TERRA

 

È impossibile percorre la via dell’heiho se non si conosce il tracciato al suolo da seguire. La strategia indica questa via e il guerriero, nel praticarla, si avvale della cultura e delle arti marziali. Il messaggio chiave è che tutti (indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza) possono diventare guerrieri purché si applichino assiduamente nell’apprendere e nel praticare la strategia.

«La velocità non fa parte della vera via della strategia.» Miyamoto Musashi

Due spade: una scuola[2]: la tradizione richiede al guerriero di portare due spade alla cintola esercitandosi sin dall’inizio ad utilizzare la spada lunga e quella corta con tutte e due le mani. Qui l’autore vuole indicare la via del continuo esercizio per primeggiare in un’arte.

Questi i principi alla base della strategia di Miyamoto Musashi[3]:

  • non coltivare pensieri perversi
  • la via consiste nell’addestramento
  • coltivare parecchie arti
  • cercate di conoscere le vie e le modalità relative a qualsiasi mestiere o attività
  • sappiate discernere il successo dal fallimento nelle questioni mondane
  • esercitare l’intuizione e la capacità di giudizio in ogni attività
  • sappiate percepire le cose che non si vedono
  • prestate attenzione perfino alle cose marginali
  • non fate cose inutili

 

ACQUA

 

Cominciamo col dire che questo è il capitolo più complesso dell’opera. L’acqua nel testo simboleggia il trionfare senza lottare, la naturalezza. La finalità ultima che si cela dietro di essa è il bisogno di ricercare la vittoria senza utilizzare la spada, senza combattere.

«La percezione è forte e la vista debole. Nella strategia è importante vedere le cose distanti come se fossero vicine e prendere una visione distanziata delle cose vicine.» Miyamoto Musashi

L’acqua assume la forma del recipiente che lo contiene oppure diventa fiume o mare in tempesta. Nella sezione dedicata all’acqua si raccolgono i segreti del prendere decisioni importanti basate sui tanti minimi particolari che si è in grado di osservare attraverso la contemplazione e la visione. La capacità di vedere le cose come fossero vicine e, viceversa, vedere quelle vicine come fossero lontane.

 

FUOCO

 

Questa sezione, centrale rispetto all’opera, ha numerosi risvolti psicologici che ben si prestano ad essere applicati in altri campi.

Il tema principale è il combattimento e la capacità di smettere di temere il nemico cercando di ottenere che sia lui stesso a temerci. L’arma della simulazione basata non tanto sulla forza fisica ma sull’intelletto, sulle proprie capacità psicologiche che si sanno mettere in campo. Il guerriero ideale non si sente in difficoltà e non mostra segni di cedimento.

«Molte cose sono tacciate d’essere contagiose. La sonnolenza può essere contagiosa come lo sbadiglio. In una strategia su larga scala, quando il nemico è agitato e mostra un’inclinazione alla fretta, non dobbiamo preoccuparcene. Diamo dimostrazione di completa calma e il nemico sarà rapito da ciò e si rilasserà. Abbiamo contagiato il suo spirito …» Miyamoto Musashi

Diventa importante scegliere il luogo, prevenire le mosse del nemico, cogliere lo stato d’animo del momento, disorientarlo, metterlo in agitazione.

Il tema principale è la capacità di cambiare improvvisamente dopo aver individuato le situazioni decisive cui applicarla. Ed anche in questo caso sono l’allenamento e la pratica a farla da padrone.

 

VENTO

 

Nella sezione del vento o dell’aria l’autore evidenzia cosa differenzia la sua scuola, la via da lui indicata rispetto a tutte le altre ‘vecchie maniere’, ‘tradizioni in uso’ e ‘altre famiglie’.

«Finché non si conoscono gli altri, non è possibile conoscere se stessi.» Miyamoto Musashi

La sua scuola fonde molte di queste idee rendendole meno prescrittive e lasciando ciascun guerriero di far il migliore uso della sua mente dopo aver individuato la via indicata dal maestro.

 

VUOTO

 

Nell’ultima sezione è tangibile la diversità dalle precedenti quattro. Non è semplice parlare del vuoto inteso come ciò che non si può conoscere.

«Conoscendo le cose che esistono, puoi sapere quelle che non esistono. Questo è il vuoto.» Miyamoto Musashi

Per limitare al minimo il non conosciuto il guerriero deve sforzarsi di studiare quante più discipline possibili, affinare la saggezza, sviluppare l’intuito e coltivare l’attenzione.

Così facendo il guerriero si avvicinerà sempre più a vedere il mondo dalla giusta prospettiva allontanandosi dai pregiudizi e dalle errate condizioni di partenza. La via dell’ heiho ci suggerisce di percepire chiaramente e correttamente la realtà che ci circonda.

 

VI È PIACIUTO?

 

Il libro non è di facile lettura. Occorre sforzarsi di interiorizzare e applicare questi principi ai nostri casi di specie per poterne trarre il massimo vantaggio. Si tratta di indicazioni utili alla vita e alla gestione dei rapporti interpersonali. È sempre affascinante leggere e confrontarsi con idee provenienti da Paesi e Culture molto distanti da quella occidentale.

Che ve ne pare? Vi andrebbe di lasciare qualche commento a caldo?

 

 

[1] Miyamoto Musashi, Il libro dei cinque anelli, Oscar Mondadori, Milano, 2009, pagg. 15 – 16.

[2] Leonardo Vittorio Arena (c cura di), L’arte della guerra e della strategia, RCS Libri S.p.A., Milano, 2008, pagg. 367 – 369.

[3] Leonardo Vittorio Arena (c cura di), L’arte della guerra e della strategia, RCS Libri S.p.A., Milano, 2008, pagg. 372 – 373.