Eccovi il secondo articolo che ho scelto di pubblicare sul mio blog! Con il primo condividevo l’inevitabilità di esercitarsi alla leadership mentre, nel secondo, consiglio di vedere nelle massime le pietre miliari della nostra vita. Anche io li utilizzerò in questa avventura che ho deciso di percorrere al fianco dei miei lettori.

Negli ultimi venti anni mi sono imbattuto in tanti aforismi e massime. Essenzialmente si tratta di un’espressione corta e facilmente memorizzabile. Di solito riflettono su principi basilari, verità generali o regole di condotta.

Quando ne trovo una che mi piace sono solito esclamare tra me e me: «Accipicchia, è proprio vero. É una frase ben strutturata che riassume al meglio il mio pensiero su questo tema!». Se pertinenti, me ne avvalgo nei miei scritti e, perché no, anche nel linguaggio parlato. Sono solito farne uso o all’inizio di un paragrafo ovvero al termine di una presentazione come chiosa. In entrambi i casi mi tornano utili perché utili a sintetizzare in maniera memorabile dei concetti importanti. É come trovare qualcuno che ti presti la voce per avvalorare con forza quanto stai scrivendo o dicendo.

A pensarci bene, le massime e gli aforismi, riescono anche a suscitare profonde riflessioni su determinati argomenti stimolandone il confronto.

 

“Scegliamo una frase, una massima, un pensiero il cui significato corrisponda alla nostra visione della vita.

Facciamola nostra, impariamola a memoria, annotiamola su un diario, un’agenda, sull’home page del nostro computer o semplicemente sulla porta del frigorifero.

Leggiamola e rileggiamola finché non diventi il nostro motto.

Certe frasi esercitano su di noi un potere straordinario, ci sollevano il morale, ci rendono più ottimisti.

Lasciamoci allora trasportare dalla loro energia positiva.[1]

 

[1] Catherine Rambert, Piccola Filosofia di chi desidera arrivare in alto. Pensieri e meditazioni per realizzare le nostre ambizioni giorno per giorno, Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., Milano, 2007, pag. 298.