Che caratteristiche deve avere il leader perfetto secondo Google?

 

 

PROJECT OXYGEN

La ricerca, conosciuta con il nome di Project Oxygen, era finalizzata a capire cosa rendesse un leader perfetto.

Il tema è rilevante e al tempo stesso ambizioso: comprendere i comportamenti che rendono un leader perfetto consente di capire in che modo favorire lo sviluppo di questi comportamenti all’interno della propria organizzazione. Se il capo è un’idiota, è chiaramente incapace e inadeguato al ruolo, le persone lasceranno quel luogo di lavoro alla prima occasione utile e l’organizzazione ne pagherà le conseguenze.

Un dato emerso piuttosto sorprendente è che l’intelligenza emotiva era più importante di tante abilità tecniche, le quali, contavano molto meno di quanto si potesse immaginare.

Secondo Google la ricerca sta dando i suoi frutti perché la situazione è notevolmente migliorata negli anni sia in termini di avvicendamento del personale, sia per quel che concerne le prestazioni dei dipendenti e la soddisfazione degli stessi.

 

RILETTURA DELLE CONCLUSIONI

Proporrò una rilettura delle caratteristiche che accomunano i migliori leader del mondo emerse dal citato studio, fondendole con alcune riflessioni sulla leadership presenti all’interno del mio primo manuale.

 

I LEADER:

  1. Hanno una visione chiara, sanno in quale direzione muovere e identificano un chiaro fine per la loro organizzazione. Sanno focalizzarsi sui 2 / 3 aspetti più importanti in quanto strettamente collegati alla visione e al fine ultimo organizzativo. Non disperdono l’attenzione ma la focalizzano su ciò che davvero conta.

«Il visionario costruisce ciò che i sognatori immaginano.» Anonimo

 

  1. Sanno comunicare in maniera efficace qual è la visione, la strategia[1] e la missione aziendale coinvolgendo sia il personale interno sia quello esterno all’azienda focalizzandosi su coloro che sono davvero importanti per l’organizzazione.

«Nell’elaborare una strategia è importante riuscire a vedere le cose che sono ancora distanti come se fossero vicine ed avere una visione distaccata delle cose che, invece, sono più prossime.» Miyamoto Musashi

 

  1. Sanno ascoltare[2] cosa gli altri dicono e non temono di ricevere critiche e suggerimenti, anzi, tendono a favorirli in ogni modo.

«Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri.» Leonardo Da Vinci

 

  1. Si circondano delle persone giuste e formano una squadra forte e coesa. Sanno trattare i dipendenti straordinariamente bene. Li aiutano a diventare persone di successo nella vita e nel lavoro[3].

«La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro.» Rita Levi-Montalcini

 

  1. Applicano la regola aurea: non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te!

 

  1. Si scelgono il lavoro che amano e che maggiormente li appassiona. Sono alla continua ricerca dell’innovazione e del vantaggio competitivo servendo al meglio i loro clienti!

«Ogni giorno ci chiediamo – Come possiamo rendere felice questo cliente? Come possiamo farlo proseguendo lungo la strada dell’innovazione? Ce lo domandiamo perché, altrimenti, lo farà qualcun altro.» Bill Gates

 

  1. Pianificano tutto senza lasciare nulla al caso.

«Il caso? Difficile dire che non esiste, ma in qualche modo mi andavo convincendo che gran parte di quel che sembra succedere appunto ‘per caso’, siamo noi che lo facciamo accadere; siamo noi che, una volta cambiati gli occhiali con cui guardiamo il mondo, vediamo ciò che prima ci sfuggiva e per questo credevamo non esistesse. Il caso, insomma, siamo noi.» Tiziano Terzani

 

  1. Si sforzano di essere leader e guidano gli altri. Si prendono le loro responsabilità. Prendono le decisioni difficili.

«La vita è il tempo delle scelte forti, decisive, eterne. Scelte banali portano a una vita banale, scelte grandi rendono grande la vita.» Papa Francesco

 

  1. Guidano con l’esempio[4]. Per condurre devi saper indicare la via. Allo stesso tempo, non pretendere dagli altri ciò che in qualità di leader tu non faresti: se apri la strada mettendo a rischio la tua vita, è possibile realizzare imprese di proporzioni incommensurabili. Ascoltano le persone vicine ai clienti e al mercato, dando loro i migliori consigli possibili.

«Le persone potranno dubitare di ciò che dici ma crederanno a ciò che fai.» Lewis Cass

 

  1. In linea con gli insegnamenti di Napoleone, identificano obiettivi chiari mediante messaggi semplici e mirati, avvalendosi di processi efficienti che semplificano la vita a loro e ai loro dipendenti. I leader spesso tendono a complicare l’organizzazione, mettendo il naso in troppe questioni. La semplificazione è la qualità più trascurata, perché molto difficile da ottenere. I leader lottano contro le inclinazioni a complicare o a rendere le cose più complesse dello stretto necessario.

«Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte; questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo.» Lao Tse

 

  1. Sono orientati al servizio che rendono in azienda. Si chiedono spessissimo come possono rendere la vita dei propri dipendenti più facile, più semplice e più gratificante?

«Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità.» Auguste Comte

 

 

Che ve ne pare di queste considerazioni?

Avete altre caratteristiche da proporre?

 

 

[1] Leo Ferrante, Leader si diventa. 11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita, Kindle Direct Publishing, Roma, 2018, pagg. 165-176.

[2] Leo Ferrante, Leader si diventa. 11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita, Kindle Direct Publishing, Roma, 2018, pagg. 39-59.

[3] Leo Ferrante, Leader si diventa. 11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita, Kindle Direct Publishing, Roma, 2018, pagg. 79-97.

[4] Leo Ferrante, Leader si diventa. 11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita, Kindle Direct Publishing, Roma, 2018, pagg. 99-110.