2022: IL NUOVO ANNO!

Mi piace immaginare ogni nuovo anno come un capitolo da aggiungere al mio ‘libro dei libri‘.

Lo intitolerei “Nuove avvincenti opportunità da cogliere e sfide da cavalcare!“. Questo è come visualizzo ogni nuovo anno. Nonostante sia importante rileggere i capitoli già scritti per vedere cosa abbiamo fatto e avere in mente da dove proveniamo, non rivolgiamo uno sguardo troppo lungo al passato. Come noto, il passato non può essere cambiato ma, di contro, possiamo e dobbiamo influenzare il futuro e il tempo che ci resta da vivere.

«Tra vent’anni sarai più dispiaciuto per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto. Quindi sciogli gli ormeggi, naviga lontano dal porto sicuro. Cattura i venti dell’opportunità nelle tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.» Mark Twain

Nel pensare all’anno che verrà ho voluto condividere e riascoltare, ancora una volta, questa magnifica poesia di Lucio Dalla, un’artista senza tempo che ci ha lasciato capolavori eterni!

Tornando a noi: il futuro si materializza un giorno dopo l’altro.

In fondo, il 1 gennaio altro non è che uno dei giorni che costituisce l’anno. Certamente non l’unico, sicuramente non il più determinante … ammesso che ve ne siano. È una delle tante occasioni in cui poter cambiare, allenarsi e migliorarsi. Questo perché il cambiamento è nella nostra testa, è uno stato d’animo e non la prima pagina del calendario da guardare solamente ad ogni inizio anno.

 

2022: NON LASCIARE CHE IL TEMPO TI GESTISCA

Per cogliere nuove opportunità bisogna inevitabilmente riflettere e capire meglio il tempo.

«Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire, ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti.» Paulo Coelho

Il tempo è un datore di lavoro che rispetta le pari opportunità. Ognuno ha a disposizione ventiquattro ore al giorno, né più né meno, ma non tutti hanno la stessa resa. Il tempo non si può gestire, non lo si può controllare in alcun modo. Continua ad avanzare, come un tassametro. Il suo divenire è indipendente dal fatto di essere fermi o in movimento. Nessuno è in grado di risparmiare minuti oggi per spenderli domani o dopodomani. Allora, visto che non possiamo gestire il tempo, impariamo a gestire noi stessi.[1]

«Comportati sempre in modo da aumentare le possibilità di scelta.» Giorgio Nardone

L’aspettativa media di vita in Italia è pari a circa 82 anni per un uomo e 84 per le donne. Tradotto significa circa 4316 settimane (83 x 52 settimane l’anno). Siccome tra pochi giorni compirò 45 anni, deduco che, stando alla statistica e affidandomi alla cabala, mi resteranno verosimilmente da vivere circa 1976 settimane (38 x 52 settimane). Conti fatti ho vissuto più della metà della mia vita. Orbene, voglio vivere al meglio tutte queste settimane che verosimilmente mi resteranno da vivere. Sono solito pormi, con cadenza settimanale, importanti obiettivi nel lavoro, nella vita, nel sociale, nel tempo libero e in famiglia. Questo mi da la sensazione di non sprecare tempo in cose non significative per il mio percorso di vita!

Cimentati anche tu nel fare questi semplici calcoli provando a stimare le settimane che, secondo la statistica, ti rimangono da vivere! Cerca il tuo rituale settimanale che ti consenta di apprezzare quante settimane ti rimarranno da vivere! Io, ad esempio, mi sono lasciato ispirare da John C. Maxwell quando, nel capitolo del suo saggio dedicato alla gestione del tempo, riporta un racconto di un suo vecchio amico: “La teoria delle mille biglie” che recita testualmente:

«Vedi, un giorno mi sono messo a fare due conti. Lo so, qualcuno vive di più e qualcuno vive di meno […] mi sono reso conto che se fossi vissuto fino a settantacinque anni, avrei avuto a disposizione ancora un migliaio di settimane. Allora sono andato in un negozio di giocattoli e ho comprato tutte le biglie di vetro che avevano. Le ho portate a casa e le ho messe in un grande contenitore di plastica che tengo proprio qui… vicino al mio apparecchio. Da allora, ogni sabato, ho tirato fuori una biglia e l’ho gettata via. Ho scoperto che vedendo diminuire le palline mi concentravo maggiormente sulle cose che contano veramente nella vita. Non c’è nulla che aiuti di più a concentrarsi sulle priorità che veder correre via il tempo che ti resta da vivere. Lascia che ti dica un’ultima cosa, prima di chiudere e portare la mia amata moglie a fare colazione fuori. Se ci sarò ancora sabato prossimo, vuol dire che mi è stato regalato un po’ di tempo in più. E la sola cosa che possiamo usare tutti è un po’ di tempo in più.» [2]

Lasciatemi condividere un’altra canzone. Questa volta si tratta di Jovanotti ed ha, come tema, proprio il tempo. Riascoltandola a distanza di alcuni decenni, ho saputo arricchirla di ulteriori significati cogliendo nuove sfaccettature!

La consapevolezza del poco tempo che rimane da vivere, deve spingere ulteriormente a gestirci correttamente, sfruttando al massimo il nostro tempo. I giorni sono sempre troppo brevi per i pensieri che vuoi concepire, per i libri che vuoi leggere, per gli intenti che vuoi portare avanti. Quindi, quando hai una finalità ben precisa e ti rendi conto di quanto la vita sia breve, i giorni ti sembrano troppo corti. Ma è proprio per questo che dobbiamo imparare a gestirci in maniera efficace.

«Alla mia età, sono tante le cose che non so. Ma so che il tempo a noi concesso è limitato.» Fin Argus

In un precedente articolo incentrato sull’importanza del saper dire NO, citai il capolavoro del 2013 diretto da Paolo Sorrentino: “La grande bellezza“. Questo film non ha bisogno di presentazioni: Premio Oscar come miglior film straniero del 2014, Golden Globe, European Film Awards, David di Donatello e numerosi altri premi nazionali e internazionali.

In questo passaggio, il protagonista del film, cita letteralmente:

«La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare.» Jep Gambardella

Sono felice di essere giunto a questa conclusione una trentina d’anni prima del compimento dei miei 65 anniDobbiamo sforzarci di fare ciò che più ci piace, nel lavoro e nella vita!

«Non scrivere mai per piacere al pubblico, ma per piacere a te stesso.» Wilbur Smith

E questa è una delle ragioni per cui scrivo … perché mi piace e perchè mi diverto nel farlo!

 

2022: ECCO IL MIO BUON AUSPICIO

 

Concludo quest’articolo lasciandovi il mio personalissimo buon auspicio per il 2022:

«Abbiate la voglia, la forza e il coraggio di cogliere tutte le opportunità che vi si presenteranno in questo 2022. Evitate che il tempo e gli altri gestiscano la vostra vita! È troppo importante per lasciarlo fare a qualcun altro!» Leo Ferrante

Che ve ne pare?

 

[1] Leo Ferrante, Leader si diventa. 11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita, Kindle Direct Publishing, Roma, 2018, pag. 137.

[2] John C. Maxwell, Il libro d’oro della leadership. Le 26 regole per dirigere se stessi e gli altri, RCS Libri, Torino, 2008, pagg. 116-117.