Seth Godin: “La Pratica | L’attività creativa è una scelta quotidiana?[1]

Vi starete chiedendo: «Come mai in un blog, in cui ci si dovrebbe allenare alla leadership, parliamo di marketing?». In realtà, in questo articolo, parleremo di quanto sia importante la pratica per migliorarsi in qualsiasi professione e di come accrescere la propria creatività attraverso la pratica.

Questo libro è un inno al processo creativo. Considerato che in un precedente articolo avevamo ampiamente descritto il binomio creatività e leadership, in questa occasione estrapoleremo dal libro alcune idee su come sfruttare, a beneficio del leader, il connubio pratica e creatività! Per dirla con le parole di Godin: «La creatività è un atto di leadership!».

«Nessuno ha imparato ad andare in bicicletta servendosi di un manuale!» Seth Godin

Per padroneggiare la creatività resta una sola via: metterla costantemente in pratica ed allenarsi quotidianamente. È dunque possibile non solo allenarsi alla leadership, ma anche alla creatività!

 

Presentazione superflua dell’autore e del suo saggio

Seth Godin non ha bisogno di presentazioni. Ragion per cui, se lo conoscete, saltate questo paragrafo!

È autore di una ventina di best seller internazionali, alcuni di questi tradotti in più di trentacinque lingue ed hanno venduto milioni di copie.

I post del suo blog sono letti da oltre un milione di persone. Migliaia i partecipanti ai suoi corsi in rete. Negli ultimi vent’anni ha rivoluzionato il mondo del marketing.

Il saggio “La pratica” è un autentico vulcano di idee che si susseguono a un ritmo vertiginoso. 219 brevi paragrafi vi presentano altrettante verità sorprendenti sulla pratica e sulla creatività. Ognuno di questi potrebbe essere letto singolarmente in quanto di senso compiuto. Ed è proprio quello che ho fatto io quando, rileggendo il libro per la seconda volta a distanza di qualche mese, ho deciso di scegliere in maniera randomica i paragrafi da leggere beneficiando enormemente di questa seconda lettura di approfondimento e riflessione.

Concludono il saggio 3 brevi capitoli di cui tratterò nelle conclusioni dell’articolo. Sono in grado di stimolare il futuro in ognuno di noi!

Consiglio di guardare questo video in inglese (con i sottotitoli in italiano) nel quale, Seth Godin, presenta a noi italiani il suo libro in 3 minuti e 25 secondi. È interessante e riassume bene i contenuti e le riflessioni contenute nel suo saggio!

 

 

In un’intervista rilasciata al Sole 24 OreGli influencer sono il passato, caduti nella trappola dei social”, Godin presenta il suo libro elogiando la creatività a patto che, sia frutto di pratica, preparazione ripetuta nel tempo e studio meticoloso.

 

Il processo creativo in una frase:

«La creatività non ha niente a che fare con doti innate o spontanee, ma è un’abilità che tutti possono sviluppare nel lavoro. A condizione però che la si attui giorno dopo giorno. La pratica è a portata di mano soltanto se siamo disposti a impegnarci. E aprirà la porta al cambiamento e al successo. Perché diventiamo ciò che facciamo!» Seth Godin

 

A chi si rivolge questo saggio?

L’autore indica chiaramente di rivolgersi a coloro che aspirano a ricoprire un ruolo di leadership, a quelli che vogliono insegnare, innovare, essere pittori e scrittori. Per farlo bisogna sforzarsi di diventare più creativi attraverso la pratica, l’esercizio, l’allenamento!

«La magia è che non c’è magia. Iniziate dal punto in cui siete. Non fermatevi.» Seth Godin

 

Il processo creativo | Quali verità sorprendenti sulla pratica?[2]

Nella stesura di questo articolo mi sono avvalso il più possibile delle parole e degli aforismi usati dall’autore per consentire al lettore di immedesimarsi nella lettura e per essere il più vicino possibile al pensiero dell’autore.

«L’identità alimenta l’azione e l’azione genera abitudini, e le abitudini sono parte di una pratica, e una pratica è l’unica e la migliore maniera per arrivare dove aspirate ad andare.» Seth Godin

Buona parte del libro gira sulle seguenti sorprendenti verità sulla pratica. Ho trovato particolarmente illuminante e fonte di riflessione tutti questi elementi che, a suo dire, compongono la pratica[3]:

La creatività è una scelta
Evitate le certezze
Scegliete voi stessi
[ … ]
Cercate la gioia
[ … ]
Abbracciate la generosità
Convogliate il lavoro
[ … ]
Evitate le rassicurazioni
Danzate con la paura
Siate paranoici riguardo alla mediocrità
Apprendete nuove abilità
Create il cambiamento
Guardate il mondo così com’è
[ … ]
Fidatevi del vostro io
Ripetete

In aggiunta a queste verità, nel saggio una domanda ricorre frequentemente: «A cosa serve?». Questo è il quesito da anteporre a qualsiasi azione. Ricordiamocelo. Ci aiuta a contestualizzare meglio il luogo e lo scopo della nostra attività pratica!

 

Il processo creativo e il leader pratico che c’è in Seth Godin

Il leader pratico è colui che adotta il processo creativo in maniera funzionale al miglioramento continuo.

In questo paragrafo ho annotato le frasi e i passaggi, ricorrenti nel saggio, che risultano strettamente correlati con la leadership in Godin. Mi riferisco al fatto che il leader pratico:

  • Crea connessioni. Ho dedicato il secondo dei miei ‘11 metodi per guidare gli altri nel lavoro e nella vita’ proprio alla capacità del leader di creare alleanze, connessioni interne ed esterne alla propria organizzazione come moltiplicatore di efficacia delle proprie azioni.

 

  • Crea sempre qualcosa di nuovo, lavori nuovi destinati a qualcuno. La maggior parte di noi è infatti alla ricerca di qualcosa. E il leader pratico agisce intenzionalmente per progettare e raggiungere uno scopo.

«Essere creativi significa realizzare un lavoro di frontiera, inventare la cosa successiva, le cose per cui non esistono un programma o un manuale.» Seth Godin

 

  • Crea opportunità per il miglioramento continuo. I leader migliorano le cose perché vogliono fare la differenza e perché intendono meritarsi il rispetto.

«Se il problema può essere risolto, perché preoccuparsi? E se il problema non può essere risolto, preoccuparti non ti farà bene.» Santideva

 

  • Sa essere generoso e si concentra nel servire gli altri.

«Se viveste in un villaggio in cui l’acqua è contaminata dai germi e aveste capito come purificarla, condividereste gratuitamente l’idea con gli altri abitanti del villaggio?

Egoisticamente, potreste chiedervi se è giusto. Dopotutto, siete stati voi a fare tutto il lavoro. E potreste non avere mai una seconda idea altrettanto buona.

Alla prova dei fatti, però, un villaggio con acqua potabile sarà molto più produttivo. Tale produttività aumenterà il tenore di vita di tutti, producendo più cibo, più benessere e più gioia per tutti. Indipendentemente dal ritorno finanziario, quella gioia vi tornerà indietro moltiplicata.

La nostra cultura è come quel villaggio. Le idee condivise sono idee che si diffondono e le idee che si diffondono cambiano il mondo!»[4]

 

 

  • Sa prendere l’iniziativa muovendosi dall’esatto punto in cui si trova. L’unico modo per poter creare qualcosa di nuovo è mettersi in viaggio e iniziare! Si proverà la sensazione di trovarsi in una stanza con regole nuove e sfide differenti. Si avvertirà quella sensazione allo stomaco di sbandamento, come se fossimo sospesi nel vuoto. Non evitiamo questa sensazione, è proprio che si annida la pratica che chiede di giungere in questa stanza in cui si prova disagio ed incertezza!

 

  • Ricerca il cambiamento continuo. Dobbiamo fare i conti con la naturale tendenza che abbiamo nell’evitare le critiche sforzandoci di conformarci agli altri, di sembrare come tutti gli altri! Il lavoro è far accadere il cambiamento. Se non convogliamo il lavoro in una direzione non accadrà nulla!

 

  • Attua e mette in pratica le sue idee e i suoi pensieri. “Ama ciò che fa” è il mantra dei professionisti mentre il “Fa ciò che ami” ben si addice ai dilettanti.

 

 

Il processo creativo | La verità a proposito del migliorare[5]

Questo è uno dei 219 brevi paragrafi del libro che mi ha maggiormente fatto riflettere.

Cosa rende i nuotatori professionisti dei campioni altamente competitivi?

Il ricercatore Daniel Chambliss, nella sua ricerca “The Mundanity of Excellence” è giunto alle seguenti conclusioni dopo aver esaminato un campione di nuotatori professionisti:

  • Non ci sono differenze quantitative negli allenamenti: i nuotatori con prestazioni assolute non dedicano più ore degli altri atleti professionisti negli allenamenti
  • Non c’è differenziazione nel talento visto che non è un’abilità acquisita alla nascita
  • Ci sono invece 2 grandi differenze fondamentali:
    • L’abilità: hanno appreso l’abilità e l’hanno praticata e affinata a lungo nel compiere bracciate diverse e virate altrettanto diverse
    • L’attitudine: i nuotatori migliori dimostrano un’attitudine divertente nei confronti dell’allenamento cercando di ricavare diletto in quello che fanno

La più grande e interessante scoperta è che non sono il DNA o le ore di allenamento a fare la differenza tra i nuotatori professionisti bensì la fiducia nelle proprie abilità neo create e attitudini nel sapersi divertire allenandosi.

 

Concludendo

«È molto meglio compiere il proprio dovere in maniera imperfetta che perfettamente il dovere altrui. È meglio fallire nel tentativo di portare a termine il proprio compito, piuttosto che dedicarsi a quello altrui. Seguire l’altrui strada è pericoloso.» Bhagavad-gītā 3.35, uno dei testi sacri dell’Induismo

Propongo una brevissima rilettura dei 3 paragrafi conclusivi del libro perché offrono validissime idee e spunti di riflessione tutto tondo.

 

  • IL PROCESSO CREATIVO | DA DOVE VENGONO LE IDEE?[6]

L’idea viene da qualche parte ma dobbiamo sforzarci di farla unire a noi qua ed ora altrimenti, restando dov’è, rimane una semplice idea nascosta.

«Un genio è colui che più assomiglia a sé stesso!» Thelonious Monk

Le idee arrivano durante una conferenza, mentre leggiamo un libro, nei momenti di difficoltà, osservando la natura, temono gli esperti ma preferiscono i neofiti, si tengono lontane dalle riunioni convenzionali; quando siamo vigili e in grado di catturarle in un taccuino o su una delle applicazioni di testo presenti nei dispositivi informatici, nel dormiveglia, sotto la doccia, etc.

 

  • IL MIGLIORAMENTO È POSSIBILE[7]

Il miglioramento è impossibile quando ci accontentiamo, quando continuiamo a battere gli stessi sentieri, quando ci nascondiamo, quando siamo affaccendati e immersi nella routine!

«La verità è più semplice: se volete essere un leader, allora assumete un ruolo guida. Se volete essere uno scrittore, allora scrivete.» Seth Godin

 

  • ANDARE AVANTI CON INESAURIBILE ENERGIA[8]

Questo non è la fine del saggio di Godin tantomeno la fine dell’articolo! Questo rappresenta il punto di partenza per mettere in pratica le 219 idee con tanta costanza e pratica. È questo il momento di convincerci che dipende tutto da noi. Ma quali sono gli ingredienti di cui servirsi per andare avanti?

I 3 fondamenti dell’arte: curiosità, generosità e connessione. Questi ingredienti ci offrono la possibilità di creare qualcosa di nuovo migliorando le cose.

«Andate oltre il limite perché l’unico modo per conoscere un limite è varcarlo.» Seth Godin

 

 

[1] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021.

[2] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pagg. 17 e 18.

[3] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pag. 193.

[4] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pag. 44.

[5] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pagg. 173 e 174.

[6] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pagg. 197 e 198.

[7] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pag. 199.

[8] Seth Godin, La Pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pag. 199.