Questa foto mi giunge da Lamezia Terme. Il Maestro Raffaele Mazza ha voluto avvicinare virtualmente il mio saggio sulla leadership ad una delle sue straordinarie sculture intitolata:
«Realizzata in argilla “plasmata” e cotta, “sviluppata” con resine, acciaio elementi naturali e acrilico, rivela come molte volte alcune “emozioni” prendono il sopravvento sulla razionalità, anche davanti a scelte che vanno contro i nostri stessi interessi o volontà. Queste emozioni sono identificate in “tentazioni” da cui trae il titolo l’opera: “Tentazioni Velate”.»
Esse, possono occupare interamente in modo occulto il cuore e la mente dell’uomo, fino a distruggere entrambi, senza nessuna eccezione per il genere umano. Tentazioni che non lasciano scampo neppure ai Santi, come nel caso di San Benedetto, quando un giorno il Diavolo cercò di tentarlo al desiderio, facendogli ricordare una donna attraente che conobbe in passato, il ricordo iniziò a infiammare il suo cuore e quasi sopraffatto dalla passione, riuscì in tempo, a buttarsi dopo essersi tolto le vesti in un boschetto vicino pieno di ortiche e rose canine e la tentazione sparì.
La postura del cranio rivolta verso l’alto, ricorda per certi versi l’episodio di San Benedetto, nel chiede “aiuto” a Dio nei momenti difficili, ancor più mordendosi il labbro amplifica lo sforzo di “trattenersi”, nello stesso tempo in cui il desiderio cerca di sopraffarlo, evidenziato oltre che dalla mimica facciale, anche dal sudore, raffigurato dall’effetto bagnato della sua pelle e del velo. Il velo bianco, simbolo di purezza, che copre parte del volto e in particolare l’occhio, fa riferimento all’occhio dello scandalo, in relazione al vangelo di Marco nel passo dove racconta, di come Gesù manifesta la volontà di gettare via l’occhio dello scandalo affermando come è meglio entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi ed essere gettato nella Geènna … »
(Lamezia Terme, agosto 2019 – Maestro Raffaele Mazza)
Sono sempre più convinto che la contaminazione tra sculture e libri doni valore aggiunto ad entrambi. In questo caso mi affascina l’idea di accostare un saggio sulla leadership in lingua inglese ad una scultura, che diffonde un linguaggio universale. Non ho resistito alla tentazione di condividerlo con i miei lettori!
Grazie Maestro per questo ennesimo bellissimo regalo!
Vi lascio con una riflessione sull’arte di Seth Godin (contenute all’interno di in uno dei suoi illuminanti saggi).
«Uno dei problemi che abbiamo con l’arte è l’auto-consacrazione: chiunque può essere un’artista indicando semplicemente se stesso e dichiarando di esserlo. La verità è che ci sono pochissimi artisti. Rendere il mondo un posto migliore tramite l’arte è il massimo conseguimento della specializzazione. significa riconoscere che non ruota tutto intorno a se stessi e che si ha una funzione comunitaria al servizio e in ausilio della concordia collettiva. è importante che le persone lo comprendano, soprattutto in una società capitalista.»[1]
Milton Glaser (designer e illustratore)
[1] Seth Godin, La pratica. L’attività creativa è una scelta quotidiana, ROI Edizioni, Macerata, 2021, pagg. 21-22.
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