COLTIVARE UNO SPIRITO VINCENTE[1]
«Proviamo a essere entusiasti senza mai cedere all’irrequietezza,
a essere ottimisti rifiutando il pessimismo.
Perché non vedere il bicchiere mezzo pieno anziché mezzo vuoto?
Imponiamoci l’allegria e bandiamo la tristezza.
Sforziamoci di essere aperti e mai chiusi in noi stessi;
disponibili e mai diffidenti, proviamo a sorridere per attirare a noi la gente piuttosto che dimostrarci ombrosi e rimanere in disparte.
Perseveriamo negli sforzi anziché rinunciare.
Scopriamo le qualità del prossimo, piuttosto che concentrarci sui suoi difetti.
Ricordiamoci che la paura non ci mette al riparo dai pericoli, ripetiamoci che abbiamo un’unica vita e proviamo a credere che prima o poi, e, nonostante tutto, arriverà la grande occasione anche per noi.
Incoraggiamoci a essere lucidi senza, per questo, abbandonarci al cinismo, circondiamoci di persone ambiziose, ricche di idee e di progetti.
Imponiamoci la prudenza, ma evitiamo di essere timorosi, ascoltiamo gli altri, senza però lasciarci influenzare troppo.
Cerchiamo di essere solari e non smettiamo di credere in noi.
Continuando a bussare in questo modo alla porta del successo, prima o poi questa si aprirà.»
QUALI SCELTE DI CAMPO PERSEGUIRE?
Questo è un bellissimo ‘manifesto motivazionale‘ proposto da Catherine Rambert nel suo saggio ‘Piccola Filosofia di chi desidera arrivare in alto. Pensieri e meditazioni per realizzare le nostre ambizioni giorno per giorno’.
Sono affermazioni profonde, ricche di significato, riportate in forma di dilemma. L’autrice, in ogni frase, presenta due alternative tra loro opposte indicando inequivocabilmente quale prediligere. Orienta il lettore verso quegli atteggiamenti mentali che consentono di realizzare i propri sogni nella convinzione che tutto è possibile. Nei prossimi paragrafi rileggeremo insieme i passi dell’autrice.
L’entusiasmo è contagioso, l’irrequietezza preclude di realizzare i nostri sogni. L’entusiasta è interessante, vive intensamente e con gioia, è ottimista e ama la vita.
Ricordiamoci che Sir Ernest Henry Shackleton era solito ripetere: «L’ottimismo è il vero coraggio morale». Esso va coltivato e, al tempo stesso, bisogna rifuggire il pessimismo. Questo atteggiamento sistematico di sfiducia nei confronti della vita ci distoglie da ciò che davvero conta e dai nostri obiettivi. Sforziamoci sempre di concentrarci sul bicchiere mezzo pieno!
Inseguiamo e ricerchiamo l’allegria e allontaniamo la tristezza!
L’apertura verso il prossimo e il diverso è fondamentale per contaminare le proprie idee! Nel contempo non chiudiamoci in noi stessi! Sforziamoci di essere dei catalizzatori che avvicinano gli altri a noi piuttosto che vivere in disparte!
La determinazione e la perseveranza fanno conseguire risultati inimmaginabili. Basta solo dare ritmo e continuità alle proprie azioni.
Ricerchiamo le qualità che contraddistinguono i nostri interlocutori anziché soffermarci sui loro difetti.
Allontaniamo la paura evitando di metterci al riparo dai pericoli. Ricordiamoci che abbiamo una sola vita e che arriverà la grande occasione … l’importante sarà farsi trovare pronti per sfruttarla a nostro vantaggio.
Circondiamoci di persone belle, positive, ambiziose, che parlano di idee e di progetti. Lasciamo che siano i mediocri a parlare dei fatti e delle persone.
In questo passaggio mi trovo in disaccordo con l’autrice. Per me il leader non insegue la prudenza ma ricerca l’audacia, è colui che sa correre rischi calcolati.
L’essere solari ben si accosta all’ottimismo, all’allegria, all’apertura verso il prossimo.
Dobbiamo essere i primi a credere in noi stessi. Se non lo facciamo come pensiamo di poter convincere, coinvolgere e farci seguire dai nostri collaboratori?
Vivendo e lavorando con questo atteggiamento mentale, sarà difficile mancare i nostri obiettivi!
ALLORA?
Che ve ne pare? Convenite con me che questo manifesto, descritto dall’autrice, rappresenti una delle possibili strade che ogni leader dovrebbe percorrere?
Come sempre aspetto di leggere i vostri commenti!
[1] Catherine Rambert, Piccola Filosofia di chi desidera arrivare in alto. Pensieri e meditazioni per realizzare le nostre ambizioni giorno per giorno, Gruppo Editoriale Armenia S.p.A., Milano, 2007, pagg. 126-127.
Buongiorno Leo, concordo in pieno. D’altronde “l’ottimismo è il profumo della vita” diceva Tonino guerra. Complicato è gestire e motivare risorse assegnate a tavolino, in un team dove nn si hanno alternative; come un allenatore di calcio che subentra a metà campionato in una squadra con rosa ridotta.
Grazie per le divulgazioni che proponi. Un saluto.
NZ
Buonasera Nicolò,
grazie per il tuo contributo di pensiero.
Condivido che il difficile è gestire e motivare il proprio gruppo.
Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di dedicare tutte le mie energie e idee al blog “Alleniamoci alla leadership”!
Alla prossima,
Leo