Oggi pubblico, nella sezione del blog dedicata alle massime e agli aforismi, alcune riflessioni sugli scritti di Peter Ferdinand Drucker (1909-2005). È stato docente, consulente e scrittore, pubblicando più di 35 libri, tradotti in oltre 70 lingue. È considerato il più importante pensatore di management del secolo scorso.

 

DRUCKER E GLI AFORISMI SULLA LEADERSHIP

Nella redazione di questo articolo mi sono ispirato al saggio curato da Joseph A. Maciariello, intitolato “Un anno con Drucker. L’action book del padre del management. Un’idea al giorno.”, edito da Rizzoli [1]. Con questo libro l’autore ripropone diversi studi di Drucker sulle scienze organizzative. Si tratta di 366 letture davvero originali, raccolte in altrettante pagine, per ispirare i lettori ogni giorno dell’anno!

 

 

“Concentratevi sul compito, non su voi stessi. La cosa importante è il compito; voi avete un ruolo secondario [2].”

Peter Ferdinand Drucker

Passeremo ad analizzare ora le competenze che, secondo Drucker, ogni leader dovrebbe possedere.

 

LE QUATTRO COMPETENZE DI UN LEADER

Ogni organizzazione, o meglio, la maggior parte di esse, necessita di qualcuno che sia deputato all’esercizio della leadership. Quello che più conta sono le competenze di base che il leader riesce a mettere al servizio della propria organizzazione.

 

  • PRIMA COMPETENZA: capacità di ascoltare intesa come volontà e autodisciplina necessari a ‘sentire la voce’ di tutti coloro che sono presenti all’interno e all’esterno dell’organizzazione. Più che una capacità si tratta di una disciplina interiore che il leader deve costantemente ricercare e coltivare. Non è preclusa a nessuno: in fondo si tratta di mantenere la bocca chiusa più di quanto vorremmo! Vi siete mai chiesti come mai abbiamo due orecchie e una bocca? Molto probabilmente perché dovremmo parlare meno ed ascoltare di più.

La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto.

Peter Ferdinand Drucker

 

  • SECONDA COMPETENZA: capacità di farsi capire intesa come predisposizione del leader a comunicare bene e in maniera inequivocabile. Precondizione per il successo è la pazienza infinita necessaria a comunicare in modo chiaro ed inequivocabile, con continuità, sia all’interno dell’organizzazione sia all’esterno della stessa.

I veri leader non parlano ai collaboratori dei loro problemi ma sanno come portare le persone a parlare dei loro.

Peter Ferdinand Drucker

 

  • TERZA COMPETENZA: liberarsi dagli alibi. Piuttosto che accampare scuse chiedetevi come riesaminare i processi che non funzionano. Anziché sprecare tempo e risorse alla ricerca di pretesti e attenuanti generici, investigate il perché taluni aspetti organizzativi non girano come dovrebbero.

Consiglio di dedicare poco meno di 4 minuti del vostro tempo per guardare questo interessante video di Julio Velasco, “Gli schiacciatori NON parlano dell’alzata, la risolvono“. Rende l’idea su come individuare e combattere la cultura degli alibi che permea, a vario titolo, tutte le organizzazioni pubbliche e private. Intervento imperdibile e davvero illuminante!

Per ogni impresa di successo, c’è qualcuno, che in passato, ha preso una decisione coraggiosa.

Peter Ferdinand Drucker

 

  • QUARTA COMPETENZA: perseguite il bene dell’organizzazione e non l’interesse personale: ricordatevi che siete marginali rispetto al compito ricevuto. Il vero leader subordina se stesso alla missione aziendale. Così facendo l’organizzazione andrà avanti anche dopo di lui. Non dimenticate che avete una vita oltre il lavoro. Tenetelo bene a mente altrimenti correrete il rischio di agire solo per ambizione personale, divenendo egocentrici.

Il leader vede la leadership come responsabilità piuttosto che come posizione e privilegio.

Peter Ferdinand Drucker

 

PIANO D’AZIONE

Scegliete un momento della settimana in cui valutare voi stessi sulle quattro competenze appena enunciate. Ponetevi i seguenti interrogativi:

  • Quanto tempo dedico all’ascolto? E quanto a parlare?
  • Ho un piano di comunicazione indirizzato all’interno e all’esterno dell’organizzazione? Possiedo validi strumenti di controllo per verificare l’efficacia e la chiarezza dei messaggi inviati?
  • Quanto è presente la cultura degli alibi all’interno della mia organizzazione? Quali strategie adotto per scoraggiare tale abitudine mentale?
  • Quante decisioni sono prese nell’interesse dell’organizzazione? Quali invece sono mosse esclusivamente dai miei interessi?

 

QUALI INSEGNAMENTI?

Poniamoci questi interrogativi settimanalmente e lasciamoci ispirare e guidare da queste semplici azioni:

  • ascoltiamo, ASCOLTIAMO e ancora ascoltiamo
  • non stanchiamoci di COMUNICARE in maniera SEMPLICE e CHIARA
  • LIBERIAMO la nostra organizzazione e noi stessi dalla CULTURA DEGLI ALIBI, non cerchiamo colpe ma individuiamo SOLUZIONI
  • ricerchiamo l’INTEGRITÀ MORALE nel perseguire sempre e prima di tutto l’INTERESSE DELL’ORGANIZZAZIONE, non la volontà dei singoli

 

CHE NE DITE? Che ne pensate di questi aforismi e delle intepretazioni che propongo? Commentate COMMENTATE commentate. Alla prossima!

 

 

[1] Peter F. Drucker (a cura di Joseph A. Maciariello), Un anno con Drucker. L’action book del padre del management. Un’idea al giorno, RCS Libri S.p.A., Milano, 2013.

[2] Peter F. Drucker (a cura di Joseph A. Maciariello), Un anno con Drucker. L’action book del padre del management. Un’idea al giorno, RCS Libri S.p.A., Milano, 2013, pag. 113.